mercoledì 24 dicembre 2008

Fabio... ritorna vincitor!!!


"When Michael Capasso, the general director of Dicapo Opera Theater, appeared on the stage of the Rose Theater on Monday night to introduce his modest company’s ambitious Puccini gala, he knew the mood in the hall might be tense.

To celebrate the 150th anniversary of Puccini’s birth, to the day, Dicapo was performing excerpts from all 10 of his operas in chronological order. But the gala had been beset with cancellations from several important singers, changes that the company’s Web site and promotional materials had inadequately acknowledged.

To defuse the tension during his welcoming speech, Mr. Capasso began with a stunt. As he explained the reasons for the cancellations, an audience member, playing an irate patron in a tuxedo, stood up, shouted angrily and heaved his shoe at Mr. Capasso, whose reflexes proved to be as nimble as those of President Bush.

Joking aside, some of the cancellations were caused by personal crises. The soprano Daniela Dessì injured her face in a car accident. The tenor Francisco Casanova had to rush home to the Dominican Republic to be with his gravely ill mother.

The company does seem to have bungled things with the popular soprano Aprile Millo, who was announced as a participant but asserts on her blog that she was never asked to appear. Mr. Capasso counterasserts that he had numerous exchanges with Ms. Millo’s manager.

To top it off, the great soprano Renata Scotto, scheduled to host the gala, also withdrew at the last moment, Mr. Capasso sheepishly explained, so that she could be on hand for the birth of her first granddaughter, who arrived on Saturday.

In any event, against all odds the three-hour gala turned out to be a rewarding survey of Puccini’s achievement. The orchestra and chorus Dicapo typically recruits for its productions were expanded significantly for this ambitious program. And the singers who participated included major artists, like the tenor Fabio Armiliato (Ms. Dessì’s husband) and the soprano Verónica Villarroel, who substituted for Ms. Dessì (though Mr. Capasso failed to announce her in his introduction). Four conductors took turns at the podium: Francisco Bonnín, Pacien Mazzagatti, Victor DeRenzi and Eve Queler, who is well known to New Yorkers.

Naturally, it is hard to meet expectations in operas as beloved as “La Bohème” and “Tosca,” which have long heritages of legendary performances. But the chronological format of this program put the emphasis on the music and the composer’s development.

“Le Villi,” Puccini’s debut opera , which had its premiere in Milan in 1884 when he was 25, is set in the Black Forest during the Middle Ages, a mystical tale of an honorable maiden deserted by her betrothed. Puccini was never satisfied with the work, which remains little known. But in the Trio and Prayer performed here — with Julianna Di Giacomo, a promising young lyric soprano; the baritone Michael Chioldi; and the tenor John Matz (substituting for Mr. Casanova) — you at least heard all the ingredients for a fine Puccini opera.

After two excerpts from “Edgar,” Puccini’s second opera, another work in which the composer was finding his way, Ms. Villarroel and Mr. Armiliato gave their all to the impassioned Act II duet from “Manon Lescaut,” Puccini’s first truly great work, from 1893.

In the excerpts from “Tosca,” the soprano Irina Rindzuner brought her powerful if hard-edged voice and impetuosity to the title role. Mr. Armiliato stopped the show with an elegant account of Cavaradossi’s aria “E lucevan le stelle,” complete with fine-spun pianissimo phrasing and exciting top notes.

Ms. Di Giacomo’s affecting performance of “Senza Mamma” from the one-act “Suor Angelica” (part two of “Il Trittico”) was another highlight. Ms. Rindzuner’s fearless though somewhat strident account of the daunting aria “In Questa Reggia” from “Turandot” earned her a rousing ovation.

But the star of the evening for me was Mr. Armiliato, who was also excellent in Dick Johnson’s Act III aria from “La Fanciulla del West.” He delivered a superb account of “Nessun dorma” from “Turandot.” Why has this stylish Italian tenor been absent from the Metropolitan Opera since 2004?

The program ended the only way it possibly could have, when Ms. Villarroel brought alluring colorings and lyrical poignancy to Liu’s death scene from Act III of “Turandot,” the last music Puccini wrote before he died at 65 in 1924, leaving the opera’s final scene incomplete.

All the participants came onstage as Mr. Capasso wheeled out a birthday cake. The audience joined the performers in saluting Puccini, his image peering from a poster hovering over the stage and looking justifiably satisfied."

A. Tommasini, The New York Times; 23/12/2008

martedì 23 dicembre 2008

"Prima della Prima"

Questa notte, all' 1:40, su rai tre, andrà in onda la puntata di Prima della Prima dedicata al mini-festival fiorentino "Recondita Armonia" dello scorso ottobre... in cui il nostro Fabio cantò uno splendido Turiddu!
Buona Visione!

martedì 9 dicembre 2008

Fabio e Daniela intervistati da "Chi"


Di corsa dal giornalaio!!! Sul numero 50 del settimanale Chi, in edicola da oggi a mercoledì 17 dicembre, potrete trovare una succosissima intervista a Daniela a Fabio!!
Buona lettura!!!

venerdì 28 novembre 2008

TRIESTE: ecco un artista... anzi tre!!!



"Coraggiosa scelta quella del Teatro Verdi di Trieste di inaugurare la stagione con un titolo particolare e sempre troppo desueto come la Francesca da Rimini di Zandonai..."

Ecco, così avrei voluto iniziare questo post.
Ed invece, grazie alle scelte di un governo che vuole farci credere che la Cultura non sia un diritto, non sia un bene indispensabile per la crescita dell' individuo, ecco abbattersi la scure dei tagli. Tra cui quelli inflitti al Fondo Unico per lo Spettacolo che hanno drasticamente diminuito i finanziamenti statali ai Teatri. Così la Fondazione triestina si è trovata, nel giro di pochi mesi, a dover cercare un' alternativa per utilizzare gli artisti già sotto contratto. Ed eccoci quindi a questa Tosca (impiego migliore non poteva essere fatto).

Daniela Dessì conferma ancora una volta l' indissilubilità del suo legame con la passionale Floria. Ogni parola, ogni frase, ogni accento sembra uscire non dall' opera di Puccini, non dal libretto di Illica e Giacosa, ma dalla stessa Daniela tanto appare intimamente vissuto. Era la quarta volta nel giro di sei mesi che la vedo vestire i panni di Tosca ed ogni volta riesce a strabiliarmi, a trasmettermi qualcosa di nuovo.
Al suo fianco uno dei migliori Cavaradossi di sempre: Fabio Armiliato. Ed anche qui l' identificazione col personaggio è pressocchè totale e passa attraverso una magistrale linea di canto piegata ai toni lirici del primo atto, a quelli drammatici del secondo e che trova il suo terreno d' elezione in un commoventissimo "E lucevan le stelle" dalla miracolosa mezzavoce su "disciogliea dai veli".
Juan Pons è una Scarpia catalizzatore, forse in taluni punti un po' troppo sopra le righe, ma di sicuro impatto teatrale.
Non convince molto, invece, la direzione di Donato Renzetti, spesso palesemente lontana dal desiderio di "accompagnare" i cantanti (che per un direttore d' Opera dovrebbe essere basilare...)
L' allestimento scelto, coprodotto tra la Fondazione Arena di Verona e il Teatro delle Muse di Ancona e firmato di Giovanni Agustinucci, appare un po' inconcludente, teso a caricare la vicenda di discutibile aneddotismo sadico (l' inizio del secondo atto coi due lottatori seminudi è davvero gratuito...).

Alla fine successo per tutti!


25 novembre 2008; Trieste, Teatro Verdi

TOSCA

FLORIA TOSCA: Daniela Dessì
MARIO CAVARADOSSI: Fabio Armiliato
IL BARONE SCARPIA: Juan Pons
CESARE ANGELOTTI: Alessandro Svab
IL SAGRESTANO: Nicolò Ceriani
SPOLETTA: Gianluca Bocchino
SCIARRONE: Giuliano Pelizon

Maestro Concertatore e Direttore: Donato Renzetti

Regia, scene, costumi e luci: Giovanni Agostinucci

venerdì 21 novembre 2008

"Ah per sempre... Pronti destrieri..." con Daniela:

Da La Forza del Destino di Montecarlo (27 gennaio 2008):



DONNA LEONORA: Daniela Dessì
DON ALVARO: Fabio Armiliato
IL MARCHESE DI CALATRAVA: Enzo Capuano
CURRA: Karine Ohanyan

Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo; Alain Guingal

domenica 9 novembre 2008

...e lucevan le Stelle!


Dalla nostra inviata CaludiaO.:

"Il Filarmonico di Verona rende omaggio a Puccini in occasione dei 150 anni dalla nascita. Sul palco, ovviamente, Daniela Dessì e Fabio Armiliato. Coinvolgenti, trascinanti, appassionanti. Diretti da un ottimo Marco Boemi che sa il fatto suo.

Daniela è splendida, come sempre. In abito rosso (prima) e nero (poi) si conferma una delle migliori interpreti puccinane dei giorni nostri è dà voce (e che voce!) a tutti quei personaggi semplici eppure complessi del Maestro di Lucca che sono entrati di diritto nell’antologia dell’opera italiana. Manon, Tosca, Butterfly, Liù. Struggente il duetto finale.

Fabio è in ottima forma, voce piena e timbro sicuro. splendido Cavaradossi, sfodera un suo cavallo di battaglia come “Ch’ella mi creda libero e lontano” in maniera pressochè perfetta e finisce con un “Nessun dorma” da ovazione. Il teatro è letteralmente infiammato.

A fine serata gli Artisti (perché di Artisti, con la “A” maiuscola, si tratta e ne abbiamo avuto l’ennesima conferma ieri sera) ci regalano il duetto del finale del primo atto di Bohème. “O soave fanciulla” non è in programma, ma chiudere con la morte di Liù probabilmente non renderebbe omaggio al genio creativo di Puccini, che in realtà è appassionato ed attaccato alla vita. Così il pubblico si scioglie in una delle pagine più belle della lirica pucciniana. Che m’ami dì, io t’amo. Fabio e Daniela sono catalizzanti sul palco. Commuovono e coinvolgono. Tanto che il pubblico richiede a gran voce il bis. E viene accontentato: “O mio babbino caro” (lei) e “Addio fiorito asil” (lui) accompagnati al pianforte da Boemi.
Ci sono serate che chi ama la buona musica difficilmente scorda. Il Gala Puccini di ieri sabato 8 Novembre al Filarmonico di Verona è stata una di queste."

Ricordo inoltre che in occasione di questa serata sono stati realizzate ben due registrazioni DECCA a tema pucciniano.

GALA PUCCINI
nel 150° anniversario dalla nascita


direttore: Marco Boemi
soprano: Daniela Dessì
tenore: Fabio Armiliato

voce recitante: Paola Gassman

Orchestra e Coro dell' Arena di Verona
maestro: Marco Faelli

PROGRAMMA:

- da Le Villi: Intermezzo sinfonico

- da Manon Lescaut: "Tu, tu amore?", Intermezzo

- da Tosca: "Vissi d' arte", "E lucevan le stelle", "Mario, Mario, Mario!"

- da Madama Butterfly: Coro a bocca chiusa, "Un bel dì vedremo"

- da La Fanciulla del West: "Ch' ella mi creda"

- da Turandot: "Nessun dorma", "Tu che di gel sei cinta" e morte di Liù

- da La Bohème: "O soave fanciulla"

bis:

- da Gianni Schicchi: "O mio babbino caro"

- da Madama Butterfly: "Addio fiorito asil"

venerdì 7 novembre 2008

"Oh Lola c' hai di latti la cammisa..." live da Firenze 24/10/08

Come promesso (e grazie soprattutto all' aiuto del fido Testa) eccovi la splendida/innamorata/malinconica Siciliana dall' ultima recita fiorentina di Cavalleria Rusticana:


lunedì 3 novembre 2008

"Già nella notte densa..." (da "La barcaccia")

Ecco il duetto cantato con Daniela alla serata romana dedicata ai vent' anni della trasmissione radiofonica La Barcaccia (27 ottobre 2008):


venerdì 31 ottobre 2008

"Se quel guerrier io fossi... Celeste Aida..."

Da Barcellona, 2003 (dvd pubblicato dalla Opus Arte):

Fabio ricorda Franco Corelli


Da La Gazzetta di Parma del 31 ottobre 2008

Ricordando Franco Corelli tra registrazioni e super ospiti
Un ricordo commosso di Franco Corelli da parte di coloro che lo conobbero come uomo e di quelli che ne ammirarono l’arte, si è svolto nella Sala Verdi del Conservatorio «Boito» di Parma mercoledì sera, nel quinto anniversario della sua morte. Alla serata, presentata da Paolo Zoppi del Club dei 27, hanno partecipato Marina Boagno, biografa del celebre tenore, l’editore Giuseppe Azzali e le star della lirica Daniela Dessì, Fabio Armiliato e, in collegamento telefonico da Zurigo dove era impegnata in «Aida», il soprano (sic) Anna Maria Chiuri che fu allieva di Corelli. Tutti hanno voluto ricordare l’estrema semplicità di questo uomo, la sua timidezza, il suo perfezionismo spinto agli estremi, tanto che finì per non interpretare mai alcuni ruoli per cui non si sentiva abbastanza pronto. Tra questi, il rimpianto di tutti è stato di non averlo potuto ascoltare in «Otello», ma Paolo Zoppi ha riservato una sorpresa tirando fuori, come un mago dal cilindro, un video inedito, concesso dalla Hardy Classic, in cui il tenore cantava proprio un brevissimo spezzone dell’opera verdiana. D’altra parte i personaggi che interpretò furono sempre apprezzati da critica e pubblico proprio per la profonda penetrazione del cantante nelle pieghe più intime dei loro caratteri. Amatissimo per esempio il suo Don José che già al debutto, nel 1951, fu descritto dal critico Giuseppe Pugliese come «Una delle affermazioni migliori della stagione». Fabio Armiliato, accompagnato al pianoforte dal maestro Raffaele Cortesi, ha dedicato alla memoria di Corelli la canzone napoletana che lui amava interpretare «I' te vurria vasà», mentre Daniela Dessì, reduce dal clamoroso successo riscosso in «Tosca» al Comunale di Firenze, ha ricordato l’amore che nutriva sin da bambina per quel tenore «così bello» che poi, quando lo conobbe di persona, divenne «nume tutelare» dell’amore tra lei e Fabio Armiliato. La serata, organizzata dal Cral Cariparma, sezione Amici della Musica Lirica, è proseguita con la presentazione della nuova edizione della biografia «Un uomo, una voce» di Marina Boagno e Gilberto Starone (Azzali editore). Hanno coronato la serata registrazioni storiche dell’amatissimo tenore: standing ovation del pubblico in sala. Tra questo, erano presenti il figlio di Mario Del Monaco e i rappresentanti delle istituzioni musicali cittadine Corale Verdi, Club dei 27 e Parma Lirica.

"Vicino a te..." con Daniela; Malta, 28 maggio 2007

Dal Tucker Gala dello scorso 28 maggio:


lunedì 27 ottobre 2008

11/11/08: riedi ancora qual eri allora...


Ricordo ancora, come fosse oggi, la serata in cui ascoltai la diretta radiofonica della "Norma" bolognese. Ricordo ancora lo stupore, l' incredulità ed infine la gioia di fronte al Pollione di Fabio Armiliato. Non più il granitico e tronfio condottiero uscito da un qualche gruppo marmoreo di una qualche villa adrianea, ma l' uomo; tanto romano nella forma (alto, bello, latino) quanto modernissimo nella sostanza. Realmente Neoclassico, purchè per Neoclassicismo si intenda, ad esempio, Antonio Canova, sulle cui sculture, oggi inesorabilmente bianche, l' Artista stesso spalmava una patina di cera rosata per simulare la verità della carne. Fabio ha seguito lo stesso identico procedimento: cercare di simulare le forme della vita in qualcosa, tutto sommato, da essa molto lontano. Come la sommaria psicologia del condottiero amante di Norma prima e di Adalgisa poi.
Le stesse impressioni furono confermate nelle due recite a cui ebbi la fortuna di assistere.
Per chi comunque si fosse perso questa splendida produzione o, semplicemente, volesse rivederla, segnalo l' uscita del dvd Hardy Classic Video: dall' 11 novembre in tutti (Italia ed estero) i negozi di cd e dal 14 in edicola assime a "L' Espresso", per la collana PassioneLirica.

29 aprile, 4, 7, 9 maggio 2008; Teatro Comunale di Bologna

NORMA di V. Bellini

NORMA: Daniela Dessì
POLLIONE: Fabio Armiliato
OROVESO: Rafal Siwek
ADALGISA: Kate Aldrich
CLOTILDE: Maria Luce Erard
FLAVIO: Antonello Ceron

Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna
direttore: Evelino Pidò
maestro del Coro: Paolo Vero

regia: Federico Tiezzi
scene: Pier Paolo Bisleri
sipari e fondali: Mario Schifano
costumi: Giovanna Buzzi
luci: Gianni Pollini

domenica 26 ottobre 2008

La barca(ccia) s' avvicina...


La Barcaccia, "il più amato, il più osannato, il solo e unico varietà operistico radiofonico quotidiano" (cito) , condotto da Enrico Stinchelli e Michele Suozzo, giunge quest' anno alla ventesima edizione. Per festeggiare un traguardo così importante ha quindi programmato, per domani sera, lunedì 27 ottobre, alle ore 20:30, una serata commemorativa con numerosi ed importanti ospiti. Tra questi, ovviamente, non potevano mancare i nostri Daniela e Fabio che, fonti interne, mi dicono canteranno il duetto dal primo atto dell' Otello...
Lo spettacolo, fortunatamante, verrà trasmesso in diretta su Radiotre Suite ed in streaming sul sito http://www.radio.rai.it/radio3/ascolta.cfm

Per prepararci all' ascolto, ecco lo splendido "Già nella notte densa..." dal cd Philips Love Duets:

sabato 25 ottobre 2008

Non da Sacramento, ma da Torre del Lago...


Una nuova perla da inserire nella collezione, doveroso omaggio di due grandissimi Artisti alle celebrazioni pucciniane di quest' anno:

LA FANCIULLA DEL WEST di G. Puccini

Minnie: Daniela Dessì
Jack Rance: Lucio Gallo
Dick Johnson (Ramerrez): Fabio Armiliato
Nick: Massimo La Guardia
Ashby: Andrea Patucelli
Sonora: Marzio Grassi
Trin: Marco Valeri
Sid: Massimiliano Valleggi
Bello: Federico Longhi
Harry: Orfeo Zanetti
Joe: Nicola Pamio
Happy: Claudio Ottino
Larkens: Veio Torcigliani
Billy Jackrabbit: Franco Boscolo
Wowkie: Fulvia Bertoli
Jake Wallace: Giovanni Guagliardo
Josè Castro: Giuseppe Riva
Un Postiglione: Steve Collalto

Orchestra e Coro CittàLirica
direttore: Alberto Veronesi
maestro del coro: Stefano Visconti

registrato dal vivo al Gran Teatro all' Aperto di Torre del Lago Puccini (LU), il 19/22/30 luglio e il 12 agosto 2005

pubblicato da Real Sound

"Turiddu ov'è?" Eccolo!!!


Lui, lei, l' altra.
Il triangolo amoroso per eccellenza, declinato in moltissime opere, trova nella Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni uno degli esempi più noti. Talmente noto e quindi eseguito, da venire spesso trasformato in cliché. Fortunatamente ieri sera questo non è (quasi) avvenuto.
Il Turiddu di Fabio Armiliato m'è parso davvero rivoluzionario: non più l' insensibile guascone sciupafemmine a cui tanta tradizione ci aveva abituato, ma un affascinanate giovane talmente innamorato di Lola da diventare (e qui sta la chiave di volta) suo malgrado burbero con Santuzza. Un personaggio lirico dunque, quasi malinconico, totalmente simbiotico con una linea di canto purissima ed esemplare. Come esempio vorrei citare (e se riesco a recuperarne la registrazione prometto di postarla) la, senza mezzi termini, meravigliosa Siciliana: null' altro che lo struggersi d' amore d' un giovane. Il duetto con Santuzza poi non fa altro che confermare questa, oggi inedita, visione del personaggio: sa di essere colpevole, non vuole causarle dolore, ma non può fare altrimenti. E' spinto inesorabilmente ma in maniera consapevole da ciò che tutto può: l' amore.
Tramite questa visione, l' aria finale non ci appare più come una repentina, e forse anche un po' codarda, presa di coscienza ma, soltanto lo struggente (e come solo Fabio sa esserlo...) commiato di un giovane che va inesorabilmente incontro alla morte.

venerdì 24 ottobre 2008
Firenze, Teatro Comunale

CAVALLERIA RUSTICANA di P. Mascagni

Turiddu: Fabio Armiliato
Santuzza: Marianne Cornetti
Compare Alfio: Silvio Zanon
Lola: Chiara Fracasso
Mamma Lucia: Viorica Cortez

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino
direttore: Pietro Rizzo
maestro del coro: Piero Monti

regia: Mario Pontiggia
scene e costumi: Francesco Zito
luci: Giancarlo Salvadori

lunedì 20 ottobre 2008

Giunse l' atteso!!

Visto il successo che sta avendo lo spazio dedicato a Daniela Dessì, mi sembra giusto rendere omaggio ad un altro grande del panorama lirico internazionale: Fabio Armiliato!
Spero quindi che questo blog possa porsi come luogo di incontro e discussione intorno alla sublime arte dell' eccelso Tenore!

BENVENUTI A TUTTI!!!