martedì 19 maggio 2009

Occhio a quei due... su Rai Due!


Domani 20 maggio 2009 Fabio e Daniela saranno ospiti del programma Tg2punto.it. La trasmissione sarà anche visibile, sul solo territorio italiano, dal sito: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/diretta.html?cid=ContentSet-0c69467b-4d39-43ec-a308-40ae4c37efa6

Appuntamento quindi domani mattina alle 10:00! Buona visione!

lunedì 11 maggio 2009

Ricordando Caruso...


Dalla nostra inviata ClaudiaO.: "È lo stesso FABIO ARMILIATO a presentare, prima dell’esecuzione canora, il programma con cui il Teatro dell’Opera di Roma ricorda, a centodieci anni dal debutto romano, ENRICO CARUSO. Si tratta delle arie che più avvicinano i due tenori, che lo stesso Fabio afferma di amare in maniera particolare: “Sono quelle che mi hanno messo in contatto con la voce di Caruso” spiega ad un pubblico incuriosito dalla particolarità dell’evento.
Così il mini concerto, che fa da apertura allo speciale del TG2 Dossier “La voce di Caruso”, inizia sulle note de “La Juive” di J.F.Helévy, l’ultima opera che Caruso ha portato sulle scene. La voce di Fabio è sicura, piena, pulita, dolce nei passaggi e affascina fin da subito un pubblico, quello presente del Foyer del Teatro, che in fatto di applausi non si risparmia di certo.
È quindi il turno della canzone napoletana, uno dei repertori di forza del Maestro di Napoli. Fabio, sempre accompagnato al piano da ENRICA RUGGIERO, canta “Manella mia” con il più classico trasporto e la più incantevole delicatezza della lirica partenopea.
Immancabile, poi, il “Vesti la giubba” da “Pagliacci” di Leoncavallo, uno dei simboli dell’arte di Caruso, la cui registrazione del 1904 fu la prima incisione al mondo a superare il milione di copie vendute. Fabio riesce a rendere, con poche note, tutto il turbamento interiore di Canio, carico di pathos e di passione, con una smorza di dolcezza su “ridi del duol che ti avvelena il cuor” estremamente bella. Ed è un peccato, a questo punto, non ritrovare più il suo nome nel cartellone di “Pagliacci” in programma, proprio questo mese, al Teatro dell’Opera di Roma.
Il pubblico chiede a gran voce il bis, e Fabio regala la ormai nazionalpopolare “O sole mio”, splendido esempio dell’arte del canto tenorile. Arte in cui la scuola italiana è vanto e che ha, appunto, potuto sfoggiare nomi quali Caruso e Armiliato."


10 maggio 2009
Teatro dell' Opera di Roma
FABIO ARMILIATO CANTA CARUSO
In onore del 110° anniversario dal debutto al Teatro Costanzi
al pianoforte il maestro ENRICA RUGGIERO

Ecco i link per vedere la splendida interpretazione di Fabio:
- "Rachel, quand du Seigneur..."
- Mannella mia
- "Recitar... Vesti la giubba..."
- O sole mio

martedì 5 maggio 2009

Fabio canta per Caruso!


Da Il Mattino:
ROMA (2 maggio) - L'avventurosa storia di Enrico Caruso, il «tenore dei tenori», svelata nei dettagli grazie al ritrovamento della sua corrispondenza privata: oltre quattromila pagine di lettere scritte e ricevute dall'artista nell'arco di 24 anni, dal 1897 fino a poco prima della morte avvenuta a Napoli, sua città di origine, il 2 agosto del 1921. Un'autentica autobiografia di un colosso tra i giganti del primo Novecento: le frequentazioni con Giacomo Puccini, Arturo Toscanini, Guglielmo Marconi, Teodoro Roosvelt; i trionfi e le sfide sui palcoscenici di tutto il mondo; gli intrighi artistici e politici dietro le quinte; l'incredibile, appassionata, tormentata, straziante storia d'amore con le sorelle Ada e Rina Giachetti fino al matrimonio con l'aristocratica americana Dorothy Benjamin, di 25 anni più giovane di lui.

A distanza di un secolo quella che è stata definita «la più grande voce di tutti i tempi» torna a farsi sentire attraverso un'imponente quantità di documenti mai resi pubblici. Oltre al materiale epistolario vi sono caricature, disegni e vignette di cui Caruso fu geniale autore, polizze assicurative attestanti pagamenti di premi e risarcimenti, ricevute, conti, rimesse bancarie, estratti conto, trasferimenti, ricevute di alberghi di tutto il mondo, atti del processo che lo vide coinvolto e pienamente assolto a New York per «disorderly conduct».

Il ritrovamento di tale materiale permette la sistemazione biografica definitiva dell'inarrivabile tenore e inoltre consente una descrizione senza precedenti degli anni e dei protagonisti più importanti del melodramma italiano. La straordinaria documentazione è stata ritrovata dal giornalista Michele Bovi e dallo scrittore Pasquale Panella che l' hanno utilizzata per la realizzazione di uno speciale per Tg2 Dossier.

Il lungometraggio , intitolato «La Voce di Enrico Caruso», sarà proiettato nel foyer del Teatro dell'Opera di Roma domenica 10 maggio nella ricorrenza del 110° anniversario del debutto di Enrico Caruso al Teatro Costanzi. Per l'occasione Michele Bovi e Pasquale Panella leggeranno alcune delle lettere più significative del grande artista mentre il tenore Fabio Armiliato si esibirà in alcuni brani del repertorio di Caruso.

In contemporanea con il Teatro dell'Opera, per la celebrazione delle Giornate europee della musica operistica (9 e 10 maggio), lo speciale sarà proiettato a cura della Confederazione italiana Associazioni e Fondazioni per la musica lirica e sinfonica nei teatri di Verona, Venezia, Modena,Torino, Genova, Ferrara,
Firenze, Reggio Emilia, Cagliari, Bari, Carrara, Bologna, Lecce, Catania, Livorno, Taranto, Pesaro, Milano e Parma.

sabato 2 maggio 2009

130 volte solo... per Tosca!


Dal nostro inviato Testa: Un vero e proprio record! Con l’ultima trionfale recita del 26 aprile 2009 andata in scena nella prestigiosa Opernhaus di Zurigo, Fabio ha tagliato il traguardo delle 130 recite nel ruolo di Mario Cavaradossi in Tosca.

E lo ha fatto in grande stile,con una recita appassionante in un ruolo di cui ormai lui è un punto di riferimento assoluto da più di... vent’anni!

Si, perché un altro prestigioso traguardo si sta avvicinando per il tenore: Il prossimo luglio interpreterà ancora il ruolo di Cavaradossi a Roma alle Terme di Caracalla…ebbene sarà il suo anniversario dei vent’anni dal suo debutto in Tosca che proprio avvenne nello stesso anfiteatro romano il 2 Agosto 1989!

Tornando alle due recite di Zurigo datate 23 e 26 aprile è ancora emerso lo straordinario stato di forma del tenore genovese che ha mostrato un canto dotato di fraseggio omogeneo con punte di grande impatto vocale negli acuti e nelle arie di punta dell’opera, che hanno strappato applausi entusiastici e convinti, costringendo l’ottimo direttore Carlo Rizzi a dover fermare l’esecuzione dell’opera stessa per consentire gli applausi di rito. Al suo fianco ha ben figurato Emily Magee nel ruolo di Tosca che, con genuina prova artistica, ha sfruttato al meglio la sua voce e tecnica che, pur avendo una timbrica rivolta maggiormente alle opere wagneriane (specialmente Lohengrin su tutte) ha piacevolmente colpito per la sua presenza scenica e per l’ottima esecuzione della celebre aria “Vissi d’arte” risolta con mestiere e intensità emotiva accurata.

Buona prova anche per Thomas Hampson, sicuro vocalmente e scenicamente nei panni dell’infido Barone Scarpia. Ottima complessivamente la prova di tutti i comprimari che si sono, con i protagonisti in scena,ben calati nell’impegnativa regia di Robert Carsen, e la già precedentemente citata direzione di Carlo Rizzi al cospetto di un’orchestra perfetta nel suono e ben calibrata in tutti i suoi elementi.


26 aprile 2009
Zürich, Opernhaus

T O S C A

personaggi e interpreti:

TOSCA: Emily Magee
MARIO CAVARADOSSI: Fabio Armiliato
IL BARONE SCARPIA: Thomas Hampson
ANGELOTTI: Valeriy Murga
SAGRESTANO: Giuseppe Scorsin
SPOLETTA: Peter Straka
SCIARRONE: Morgan Moody

direzione: Carlo Rizzi

regia: Robert Carsen