mercoledì 30 settembre 2009

"Daniela e io nella Vestale? Perchè no" (intervista a Il Messaggero)


"JESI-Si tratta di uno dei tenori italiani più famosi nel mondo e, assieme a Daniela Dessì, sua compagna anche nella vita, forma una delle coppie di spettacolo più affiatate e in sintonia dell’attuale scena lirica: Fabio Armiliato, genovese, è atteso con la Dessì per il Concerto Lirico che, domani sera alle 21, inaugurerà la Stagione Lirica 2008/09 del Teatro Pergolesi di Jesi.
Il teatro di Jesi è un teatro cui lei sembra essere molto legato...
«Certamente. A Jesi, difatti, è iniziata la mia carriera professionale con tre recite de La Vestale di Spontini nel 1986 (accanto ad Armiliato agivano Adelisa Tabiadon e Eugenia Dundekova. NdR). Prima c’era stato il debutto assoluto, nel 1984, con Simon Boccanegra a Genova cui sono seguiti vari concorsi: Carlo Perucci, allora direttore artistico, mi scritturò per questa Vestale che, tra l’altro, inaugurava la Stagione Lirica, e posso dire che con quelle recite del capolavoro spontiniano ha avuto inizio la mia carriera continuativa. Si è trattato di un’opportunità molto importante per me».
La scelta di inserire nel programma la scena di Licinio dal III Atto de La Vestale, quindi, è stata fatta in ricordo dei suoi esordi?
«In un certo senso è un po’ come tornare sul luogo del delitto - ride di gusto - ma per me è anche un’occasione di riapprocciare un ruolo che non ho mai più cantato dopo quella serie di recite».”
Le piacerebbe riaffrontarlo, magari con Daniela Dessì come Giulia?

«Certamente! Tra l’altro è un’opera che pensiamo di proporre e vorremmo affrontare: credo che a Daniela la parte di Giulia starebbe magnificamente. Spontini scrive in maniera un po’ strana, forse bassa per le voci, e la parte di Licinio può sembrare, a una lettura superficiale, un po’ sacrificata, ma la sua musica è molto intensa. Ho avuto modo di sfogliare anche alcuni brani del Fernando Cortez e ho trovato anche in quell’opera scritture vocali molto interessanti».
Il concerto di domani è dedicato a Renata Tebaldi, qual’è stato il suo rapporto con lei?
«Ho il rammarico di non averla mai potuta conoscere di persona, ma si tratta di un autentico pezzo di storia dell’opera. Tra l’altro mi ricordo che, quando da bambino mi avvicinai all’opera, uno dei miei dischi preferiti era l’Aida con la Tebaldi e Del Monaco. La sua voce mi ha sempre accompagnato e per me è davvero un onore esibirmi in un concerto dedicato alla sua memoria. Tra l’altro abbiamo anche scelto i brani dalle opere più celebri del suo repertorio esclusa, ovviamente, La Vestale.»
G.Cesaretti, Il Messaggero; 30 settembre 2009

mercoledì 16 settembre 2009

Ogni pensiero si scioglie in pianto! È pianto anche il desìo!

Dal nostro inviato Testa:
La diciannovesima edizione del Festival e Concorso Internazionale George Enescu ha aperto i battenti il 30 agosto scorso a Bucarest. Intestato al celebre musicista e didatta romeno del secolo scorso, questo storico Festival, è considerato un vero e proprio fiore all’occhiello ed orgoglio della capitale rumena e della Romania tutta.
Organizzato e curato dal Sovrintendente della Staatsoper di Vienna Ioan Hollender, questa manifestazione, può vantare un fitto programma caratterizzato da un centinaio di concerti che abbracciano vari generi musicali fra i quali la musica classica, musica jazz, opere e balletti che qui si alterneranno e protrarranno sino al prossimo 26 settembre.
Fra le proposte più interessanti nell’ambito operistico di questa diciannovesima edizione del festival, sicuramente spicca la presenza in cartellone della Coppia Lirica tutta italiana formata da Daniela Dessì e Fabio Armiliato. L’opera da loro qui interpretata è Manon Lescaut andata in scena i giorni 11 e 13 settembre per la regia di Anda Tabacaru sulle scene di Catalin Arbore e la coreografia di Mihai Babushka. La direzione musicale dell’opera è affidata a Keri-Lynn Wilson .
La presenza di questi 2 prestigiosi nomi nei ruoli principali dell’opera e ,a completamento del cast, di alcune promesse emergenti della scuola di canto rumena, rendono praticamente imperdibile questo appuntamento dato già da tempo “sold out” per tutti e due gli appuntamenti.
E i protagonisti assoluti dell’opera,non tradiscono le attese:
Daniela Dessì ha teatralmente di Manon Lescaut, tutta la passionalità, la drammaticità e a volte anche l’aspetto più frivolo, opportunista e superficiale che richiede il ruolo pucciniano soprattutto nel secondo atto.
Il suo canto è un autentico tributo celestiale a questa arte, dalla quale emerge un totale sfoggio di eleganza e colori musicali da far pensare e credere davvero impossibile trovare oggi, un’interprete migliore di lei in questo ruolo per presenza scenica e qualità vocale.
La voce è proiettata e sicura sia nelle note acute sia in quelle gravi con un particolare e calibrato uso dell’emissione che rende così il suo fraseggio quanto più credibile ed armonioso possibile.
Delinea con precisione tutti i tratti emotivi di Manon, da quelli più coinvolgenti dal punto di vista sentimentale (il riuscitissimo duetto con DesGrieux del secondo atto “Tu,Tu amore tu...” può essere preso qui ad esempio riassuntivo di questo aspetto) a quelli più drammatici, dove brilla per straordinarietà assoluta, nella sua magistrale interpretazione della nota aria del quarto quadro “Sola,perduta, abbandonata...”, resa a livelli decisamente insuperabili e nello straziante e coinvolgente finale dell’opera.
Il Cavaliere des Grieux è fra tutti i personaggi tenorili delle opere pucciniane, uno dei più difficili in assoluto per varietà di aspetti caratteriali e tessitura musicale, creati dal grande compositore toscano.
Fabio Armiliato convince ed entusiasma per la sua carica emotiva, presenza scenica e per l’accuratezza e la maturità del suo canto.
Nel primo atto cerca fin da subito di trovare il giusto equilibrio dinamico per permettere di dare alla sua emissione, rotondità e giusto volume ai suoni, calibrando così al meglio il suo importante materiale vocale di cui è saldamente in possesso.
Convince nell’aria cardine dello stesso “Donna non vidi mai...” per poi sfoderare nei successivi atti a lui più congeniali per qualità, fraseggio e registro acuto, un’interpretazione a livelli di assoluta eccellenza.
Dopo l’entusiasmante duetto del secondo atto, con la sua interpretazione di “Guardate, pazzo sono...” al termine del terzo atto, regala una vera e propria perla della sua straordinaria arte, capace di emozionare e coinvolgere, che rimarrà a lungo impressa nella memoria del pubblico presente. Sfodera infine nell’ultimo atto una coinvolgente drammaticità a servizio di una voce ancora fresca nonostante le immense risorse energetiche profuse in tutto l’arco dell’opera.
Davvero ottima soprattutto in prospettiva futura è stata la prova del giovane Ionut Pascu qui nei panni di Lescaut. Pur non essendo il timbro la caratteristica migliore di questo baritono e ancora un poco acerba la sua tecnica vocale, convince in tutta l’opera per resa scenica del personaggio e per l’ampiezza di cui sono dotati i suoni emessi e ancora per una ricerca di colori e gradevole musicalità.
Non pare invece all’altezza della situazione il Geronte rappresentato da Mihnea Lamatic ,troppo spesso impreciso nell’emissione dei suoni e dotato di una certa staticità scenica quasi imbarazzante.Daccordo che Geronte non deve essere un esempio di dinamismo assoluto in questa opera ma un pochino più di “verve” forse avrebbe giovato al personaggio rendendolo almeno più credibile.
Mediocri i comprimari tutti.Nessuno di loro è parso brillare di luce propria e quindi meritevole di attenzione particolare.
Complessivamente buona la prova del coro e dell’orchestra dell’Opera Nazionale Rumena qui ottimamente diretta da Keri Lynn Wilson la quale ha il merito di dare la giusta resa musicale in termine di volume e di tempi all’orchestra.
I protagonisti si muovono all’interno di uno scenario costituito da un arredamento in stile moderno dove prevalgono le tinte forti e sgargianti quali il rosso e l’oro, qui adagiate su sfondi talvolta bianchi e talvolta neri e cupi.Un esperimento sicuramente audace e pretenzioso che se da un lato ha il merito di rendere a suo modo “movimentata” la scena, almeno nei primi 3 atti, purtroppo mal si addice alle vere e varie tematiche dell’opera, facendo poi cadere tutto il possibile discorso intrapreso a livello di idea, con il penoso scenario del 4’atto.
A fine recita,Standing Ovation per i due protagonisti da parte di un pubblico partecipe e competente e grande successo anche per il direttore d'orchestra per una serata che, a detta delle autorità locali e dei molti illustri ospiti presenti, resterà nella storia dell'opera di Bucarest.



11 settembre 2009
Bucaresti, Opera Nationala
MANON LESCAUT

personaggi e interpreti:
Manon Lescaut - DANIELA DESSI
Lescaut - IONUT PASCU
Des Grieux - FABIO ARMILIATO
Geronte - MIHNEA LAMATIC
Edmondo - MIHAI LAZAR
Innkeeper - VASILE CHISIU
Dancing Master - VALENTIN RACOVEANU
Singer - MARIA JINGA
Sergeant - DANIEL FILIPESCU
Lamplighter - LUCIAN CORCHIS
Naval captain - RADU PINTILIE

Conductor of the choir: STELIAN OLARU
Conductor: KERI – LYNN WILSON
Director: ANDA TABACARU-HOGEA
Lights and sets: CATALIN I. ARBORE
Coreography: MIHAI BABUSHKA

Orchestra and choir of the Bucharest National Opera


Qualche video:
- "Gentile damigella... Donna non vidi mai..."
- "Dunque questa lettiga? Tu, tu, amore? Tu?"
- Guardate, pazzo son, guardate..."

mercoledì 9 settembre 2009

"FESTIVAL VERDI - Parma e il suo Maestro"

Ecco l'articolo uscito sulla rivista il Mese Parma magazine di Settembre:
Il Teatro Regio di Parma rinnova anche in questo diffi cile momento di crisi il colossale impegno produttivo e artistico del Festival Verdi, che quest’anno parte da Busseto con l’anteprima di “Messa da Requiem” diretta da Yuri Temirkanov. Inoltre, accanto al ricco programma parmigiano che comprende le produzioni de “I due Foscari” e “Nabucco”, nella piccola città verdiana si assisterà a un ciclo di recital e concerti che avrà per protagonisti le più acclamate star del belcanto della scena internazionale.

Aprono Amarilli Nizza e Roberto Frontali, in procinto di condividere una serie di progetti discografici e teatrali, con un recital di arie e duetti verdiani. “Sono grandi l’emozione e la gioia di tornare in un posto magico dove lo spirito di Verdi è vivo e presente in ogni angolo” ci ha detto il soprano milanese. “Sono molto legata alle terre emiliane e il calore manifestato dal pubblico di Parma è sempre nel mio cuore. Il premio Tosi assegnatomi a Parma Lirica per Tosca nel 2002 è stato per me un grandissimo onore, così come l’affetto del Club dei 27 e sarebbe bellissimo poter calcare nuovamente le scene del Teatro Regio”.
Il cartellone prosegue con un quartetto di eccezionali solisti – Micaela Carosi, Veronica Simeoni, Vincenzo La Scola e Simone Piazzola – impegnati in un concerto diretto da Antonello Allemandi, con i recital di Bruno de Simone e Andrea Rost, un concerto dell’Orchestra del Teatro Regio guidata da Matteo Beltrami ad accompagnare Chiara Taigi e Massimiliano Pisapia, e un recital del tenore Saimir Pirgu.
A Busseto sono attesi anche Daniela Dessì in duo con Fabio Armiliato, la coppia più amata dai melomani di tutto il mondo. “Ritornare nelle Terre di Verdi è sempre una grande gioia” ci ha detto il celebre soprano. “Busseto è una città che ha per me un’importanza enorme. Da ragazzina vi andavo in pellegrinaggio per respirarne l’aria intrisa di atmosfere verdiane e cercare energia per crescere artisticamente e sognavo di diventare una grande artista per poter cantare tutti i più grandi capolavori della storia dell’opera italiana. Sarà una grande emozione condividere, con coloro che assisteranno all’evento, la forte emozione che scaturirà nell’interpretare le note dei grandi capolavori verdiani, per la mia prima volta a Busseto in veste di cantante. Spero anche che questa opportunità possa creare le premesse per una ripresa di collaborazione con il Festival Verdi, dal quale mi sento di non poter mancare per la sempre più crescente presenza di opere verdiane nella mia carriera. Verdi è una grande scuola di canto e tornare a questo repertorio signifi ca per me, ogni volta, ripristinare un equilibrio vocale e stilistico ancora più tecnico”.
Fabio Armiliato, che a Busseto ha già eseguito una recita de "Il trovatore" nel 2002, è entusiasta di tornare nella “città permeata dalla personalità di Verdi e dalle sue creazioni. L’anno scorso, debuttando a Montecarlo “La forza del destino”, ho avuto un irresistibile richiamo verso il canto verdiano. Dopo tanti anni di frequentazione dei ruoli pucciniani e di attenzione verso il repertorio verista, mi sono reso conto di quanto avessi bisogno di ritornare a Verdi. Ho anche avuto la possibilità di studiare lo spartito con il M. Bergonzi, che mi è stato di preziosissimo aiuto, e ho riscosso davvero un grande successo. Ho avuto anche l’opportunità di riprendere il ruolo di Radames in Arena di Verona e mi sono trovato ad affrontarlo con una vocalità più matura e consapevole. Ho quindi dedotto, attraverso queste esperienze, che la scrittura verdiana oggi, nel momento della mia maturità artistica, mi sta veramente aiutando a trovare un maggior equilibrio tra tecnica vocale ed espressività. Da qui la grande soddisfazione di poter eseguire a Busseto un recital e di tornare al Festival Verdi, accompagnato dalla crescente voglia di eseguire di più in futuro opere dello straordinario repertorio verdiano. In effetti il mio futuro mi vede impegnato ancora ne “La forza del destino” a Vienna, Liegi, Barcellona e Siviglia, in Un ballo in maschera a Montecarlo, ne Il trovatore a Verona e Liegi, ne Il corsaro a Bilbao, in Don Carlo a Palermo e finalmente il mio debutto in Otello a Liegi. A Busseto eseguiremo sicuramente un programma verdiano” conclude il tenore. “Speriamo di trovare qualche brano che possa sorprendere e soddisfare il pubblico, ma desideriamo soprattutto mostrare e trasmettere a tutti il nostro amore e la nostra passione per questo splendido repertorio”.
William Fratti

domenica 6 settembre 2009

The Italian Stylish Tenor

Ecco un'intervista e la recensione del nuovo cd Nessun Dorma uscite a firma Giancarlo Landini sul numero 239 di Luglio/Agosto 2009 del mensile l'opera: