Il Teatro Regio di Parma rinnova anche in questo diffi cile momento di crisi il colossale impegno produttivo e artistico del Festival Verdi, che quest’anno parte da Busseto con l’anteprima di “Messa da Requiem” diretta da Yuri Temirkanov. Inoltre, accanto al ricco programma parmigiano che comprende le produzioni de “I due Foscari” e “Nabucco”, nella piccola città verdiana si assisterà a un ciclo di recital e concerti che avrà per protagonisti le più acclamate star del belcanto della scena internazionale.
Aprono Amarilli Nizza e Roberto Frontali, in procinto di condividere una serie di progetti discografici e teatrali, con un recital di arie e duetti verdiani. “Sono grandi l’emozione e la gioia di tornare in un posto magico dove lo spirito di Verdi è vivo e presente in ogni angolo” ci ha detto il soprano milanese. “Sono molto legata alle terre emiliane e il calore manifestato dal pubblico di Parma è sempre nel mio cuore. Il premio Tosi assegnatomi a Parma Lirica per Tosca nel 2002 è stato per me un grandissimo onore, così come l’affetto del Club dei 27 e sarebbe bellissimo poter calcare nuovamente le scene del Teatro Regio”.
Il cartellone prosegue con un quartetto di eccezionali solisti – Micaela Carosi, Veronica Simeoni, Vincenzo La Scola e Simone Piazzola – impegnati in un concerto diretto da Antonello Allemandi, con i recital di Bruno de Simone e Andrea Rost, un concerto dell’Orchestra del Teatro Regio guidata da Matteo Beltrami ad accompagnare Chiara Taigi e Massimiliano Pisapia, e un recital del tenore Saimir Pirgu.
A Busseto sono attesi anche Daniela Dessì in duo con Fabio Armiliato, la coppia più amata dai melomani di tutto il mondo. “Ritornare nelle Terre di Verdi è sempre una grande gioia” ci ha detto il celebre soprano. “Busseto è una città che ha per me un’importanza enorme. Da ragazzina vi andavo in pellegrinaggio per respirarne l’aria intrisa di atmosfere verdiane e cercare energia per crescere artisticamente e sognavo di diventare una grande artista per poter cantare tutti i più grandi capolavori della storia dell’opera italiana. Sarà una grande emozione condividere, con coloro che assisteranno all’evento, la forte emozione che scaturirà nell’interpretare le note dei grandi capolavori verdiani, per la mia prima volta a Busseto in veste di cantante. Spero anche che questa opportunità possa creare le premesse per una ripresa di collaborazione con il Festival Verdi, dal quale mi sento di non poter mancare per la sempre più crescente presenza di opere verdiane nella mia carriera. Verdi è una grande scuola di canto e tornare a questo repertorio signifi ca per me, ogni volta, ripristinare un equilibrio vocale e stilistico ancora più tecnico”.
Fabio Armiliato, che a Busseto ha già eseguito una recita de "Il trovatore" nel 2002, è entusiasta di tornare nella “città permeata dalla personalità di Verdi e dalle sue creazioni. L’anno scorso, debuttando a Montecarlo “La forza del destino”, ho avuto un irresistibile richiamo verso il canto verdiano. Dopo tanti anni di frequentazione dei ruoli pucciniani e di attenzione verso il repertorio verista, mi sono reso conto di quanto avessi bisogno di ritornare a Verdi. Ho anche avuto la possibilità di studiare lo spartito con il M. Bergonzi, che mi è stato di preziosissimo aiuto, e ho riscosso davvero un grande successo. Ho avuto anche l’opportunità di riprendere il ruolo di Radames in Arena di Verona e mi sono trovato ad affrontarlo con una vocalità più matura e consapevole. Ho quindi dedotto, attraverso queste esperienze, che la scrittura verdiana oggi, nel momento della mia maturità artistica, mi sta veramente aiutando a trovare un maggior equilibrio tra tecnica vocale ed espressività. Da qui la grande soddisfazione di poter eseguire a Busseto un recital e di tornare al Festival Verdi, accompagnato dalla crescente voglia di eseguire di più in futuro opere dello straordinario repertorio verdiano. In effetti il mio futuro mi vede impegnato ancora ne “La forza del destino” a Vienna, Liegi, Barcellona e Siviglia, in Un ballo in maschera a Montecarlo, ne Il trovatore a Verona e Liegi, ne Il corsaro a Bilbao, in Don Carlo a Palermo e finalmente il mio debutto in Otello a Liegi. A Busseto eseguiremo sicuramente un programma verdiano” conclude il tenore. “Speriamo di trovare qualche brano che possa sorprendere e soddisfare il pubblico, ma desideriamo soprattutto mostrare e trasmettere a tutti il nostro amore e la nostra passione per questo splendido repertorio”.
William Fratti
mercoledì 9 settembre 2009
"FESTIVAL VERDI - Parma e il suo Maestro"
Ecco l'articolo uscito sulla rivista il Mese Parma magazine di Settembre:
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento